giovedì 22 febbraio 2024

E' il tempo dell'esagramma La Pace (T'ai), valido dal 20 febbraio al 20 marzo...



Con l'aiuto dei principi fondamentali del Libro dei Mutamenti è possibile realizzare nella maniera più completa le facoltà interiori dell'uomo. Questa possibilità è fondata sul fatto che l'uomo ha in sé facoltà simili al Cielo e alla Terra, in quanto egli è un microcosmo.

Poiché nel Libro dei Mutamenti sono riprodotte le leggi di Cielo e Terra esso fornisce gli strumenti per coltivate la propria natura intrinseca, cosicché le più intime qualità buone possano dispiegarsi. In particolare due cose vengono prese in considerazione: la saggezza e l'operare, l'intelletto e la volontà. Quando intelletto e volontà sono centrati nel modo giusto anche la vita emotiva giunge alla giusta armonia.

Di tutti i segni o esagrammi uno dei più significativi per rappresentare questa armonia è l'esagramma T'ai - La pace. Il segno si riferisce ad una stagione in cui, per così dire, il Cielo è in Terra. Corrisponde all'inizio della Primavera (mese della Lepre o Coniglio o Gatto: dal 20 febbraio al 20 marzo). 




Nel mondo degli uomini questo esagramma simboleggia un tempo di concordia sociale. I superiori si chinano verso gli inferiori, i quali sono ben disposti verso i superiori; così che cessa ogni ostilità. Così il Luminoso esercita un'azione vigorosa e l'Oscuro è remissivo. In tal modo ambo le parti hanno ciò che a loro compete, infatti, quando i buoni si trovano in posizione dominante anche i cattivi subiscono il loro influsso e si emendano.

Quando nell'Uomo regna lo spirito che viene dal Cielo, anche la sua natura animale ne è regolata e trova il posto che le compete.


Nel commento al nove al secondo posto nell'esagramma è detto: é importante possedere la grandezza interiore per sopportare anche le persone imperfette. Un vero Maestro non conosce materiale sterile, da tutto riesce a ricavare qualcosa. Questa magnanimità non è affatto trascuratezza o debolezza, occorre però guardarsi dalla costituzione di fazioni e combriccole, infatti anche se coloro che hanno idee affini sono uniti nello Spirito, essi non devono formare un partito, anzi, ognuno deve fare singolarmente il proprio dovere.

A proposito delle giuste regole nella società, nel commento al sei al quinto posto è detto: il sovrano I T'ang aveva stabilito che le principesse imperiali, nonostante fossero di rango superiore a quello dei loro mariti, dovessero segiure il marito come qualsiasi altra moglie. Qui c'è il richiamo all'unione veramente modesta tra alto e basso che reca fortuna e prosperità.

In questo mese siamo nel mese della Lepre per cui le qualità descritte dall'esagramma La pace rispecchiano il momento. La serie consiglia buona condotta e contentezza, allora regna tranquillità. Pace significa unione e concordia.
Il movimento dell'esagramma nel suo insieme produce una vittoriosa ascesa dei principi del nobile e la ritirata dei principi degli ignobili. Qui si rappresenta un tempo di "primavera" nell'anno e nella storia dell'uomo. 

Il sei al quarto posto afferma: "Egli scende volteggiando, senza vantarsi della ricchezza insieme al suo prossimo, schietto e sincero". Ciò significa che il nobile ha rinunciato al vantaggio materiale che gli arriderebbe ove si unisse egoisticamente all'ignobile.

Confucio disse commentando la Verità interiore: "La vita guida l'uomo ponderato per sentieri tortuosi. Spesso è impedito il saldo incedere, poi la Via ritorna dritta. Allorché gli uomini sono uniti nell'intimo del cuore infrangono i vincoli di bronzo e di ferro. E quando due , nell'intimo del cuore, si intendono appieno, le loro parole sono soavi e forti, come profumo di orchidee".

Paolo D'Arpini

domenica 11 febbraio 2024

La vita è una cosa meravigliosa...

 

Ognuno vive la Vita con la sua sensibilità e seguendo quelle che, in quel momento sono le sue proprie tendenze, propensioni, affinità (si cambia nella vita, soprattutto a livello manifestativo, il Sé è sempre lo stesso in ogni tempo e in ogni luogo).

Le esperienze di ognuno, se condivise, arricchiscono il genere umano nel suo complesso. Ognuno è tenuto, volendo, ad esprimere queste attitudini e propensioni, rispettando le propensioni altrui, anche se non condivise.
Come scrivevo l’altro giorno alla lista di ecologia profonda (ma mi pare che il messaggio non sia passato): “..l’esempio e non le parole, per quanto profonde esse siano, é fondamentale per mostrare a chi ancora non se n’è accorto, che si può vivere bene (anzi, sicuramente meglio) rispettando la Natura, di cui noi siamo, ancora, una parte, che ci da tutto quel che ci necessita per vivere, a noi e ai nostri discendenti, purché la amiamo e la rispettiamo come desidereremmo essere amati noi.

Questa per me è l’ecologia profonda: amore per la vita, per la natura, per gli esseri viventi, solidarietà umana, ognuno secondo la propria natura e le proprie possibilità: una tendenza a…. nei limiti del possibile”.
In mezzo a queste tendenze ci possiamo mettere quello che, per ognuno di noi, é  in sintonia con l’evoluzione della specie umana quale tutti noi che ci riteniamo “ecologisti” o “amanti della vita” ci auguriamo: ritrovare quell’armonia con la Natura (Dio, Dea Madre, Natura) che ci ha dato la vita. Siamo 6 miliardi di esseri umani, viviamo in situazioni ambientali le più disparate sia dal punto di vista ambientale, sociale, economico, civile, storico, ma cos’è che ci accomuna? Non ci accomuna forse quella cosa che c’è quando siamo vivi e non c’é più quando siamo morti? Come la/lo vogliamo chiamare questa “cosa”? Io posso anche non chiamarla in nessun modo, ma so che c’è e quando sono da sola con me stessa, la sento dentro di me.

C’è chi la chiama spirito, chi la chiama anima, chi la chiama coscienza, chi la chiama Dio.

Chi segue qualche religione la può chiamare col nome che quella religione le attribuisce, chi non segue nessuna religione in particolare, ma accetta tutte le forme di spiritualità, la può chiamare “spiritualità laica”.

Io nel discorso dell’ecologia profonda ci vedo, per chi la sente, anche questo discorso. Rifiutarlo vuol dire un po’ come rifiutare che si parli dei problemi economici del mondo (e non parlo solo della crisi dell’euro, del dollaro e della finanza, ma anche dello sfruttamento dei paesi ricchi nei confronti di quelli del terzo mondo) o rifiutare di parlare della possibilità di seguire un’alimentazione naturale (sempre secondo le proprie tendenze e possibilità) fino ad arrivare al vegetarismo, al veganesimo, al crudismo, ecc. ecc.

L’era ecozoica é un’era a cui noi tutti aspiriamo e che cerchiamo con la pratica e con la teoria, di rappresentare.

Caterina Regazzi - Rete Bioregionale Italiana 



giovedì 8 febbraio 2024

Roma. I conti (elettorali) non tornano...

 


Quasi tutte le azioni che ignorano le Regole sancite nella nostra Costituzione della Repubblica "disturbano" la convivenza civile (che già non è alta).

Sono azioni che alimentano la disgregazione, la settarizzazione e non alimentano la crescita del Cittadino.

Da 76 anni - 1948 / 2024 - non si riesce a rendere ufficiali i reali risultati di tutte le elezioni che diffonde il Ministero Interno-Mi.

Costui sembra ignorare la ". .pari dignità sociale . ." (Art. 3) del 100x100 degli Elettori il cui voto - secondo il comma 2 dell'Art. 48 - ". .è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. ".

In 76 anni - auspico una smentita - non c'è stato 1 UNO 1 Candidato che ha "rettificato" il suo risultato elettorale diffuso dal Mi (forse perchè ritenuto molto gratificante, ma è irreale).
Ogni tanto, ritengo doveroso rompere l'oblio, il silenzio, la dimenticanza segnalando un caso comprensibile perchè in atto.

Sul Forum "Una città, mille domande" di Paolo Conti (Corriere della Sera di Roma 07.02.2024), una sua risposta inizia con questa frase:
“Questa è l'amministrazione che la maggioranza dei romani ha votato.” 

Invio al Forum quanto segue. 

Naturalmente si riferisce alla notizia del Ministero Interno: il candidato a Sindaco Gualtieri ha ricevuto 565.352 voti, il 60,15% dei voti (ben oltre il 50,00% + 1 voto).
E’ un conteggio che le Istituzioni usano da 76 anni (18 aprile 1948). anche se, purtroppo, i conti non tornano per l’Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana: “Tutti icittadini hanno pari dignità sociale e sono . . . . “

Cioè i 2.359.250 elettori romani hanno pari dignità sociale e, secondo l’Art. 48.  Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.”
Pertanto, potenzialmente, ogni candidato può ottenere voti dai 2.359.250 elettori (100%) o 0 voti (0,0%).

Il candidato Gualtieri ha ricevuto 565.352 voti, cioè il voto del 23,96% degli elettori; ovvero è stato votato da (quasi) 1 elettore su 4.elettori.

Il candidato Gualtieri NON è stato votato dal 76,04% degli elettori romani.

Il candidato Gualtieri è Sindaco di Roma perché è risultato il candidato che ha ricevuto più voti degli altri candidati.

Vito de Russis